Approccio Il progetto guarda lo sviluppo alpino attraverso la lente delle economie di comunità e mette in atto un approccio partecipativo alla ricerca guidato da metodi di co-design. L’obiettivo generale è quello di sviluppare strumenti di co-progettazione che possano promuovere e migliorare la partecipazione civica allo sviluppo locale alpino in un periodo di globalizzazione economica e degenerazione di sistemi terrestri come il clima o la biodiversità. Un laboratorio di ricerca calato nella comunitàUna parte importante di questa ricerca si svolge in uno spazio nel cuore del tessuto urbano di Rovereto (TN). Questo laboratorio contribuirà a integrare la ricerca nella vita quotidiana della valle e ad assicurare un alto livello di accessibilità e visibilità del progetto. Economie di comunitàLa nozione di economie di comunità è parte di un approccio che considera l’economia come un ambito sempre diversificato e costituito anche da attività sociali ed ecologiche che di solito sono considerate improduttive in termini di logica di mercato.* Ricerca partecipativa attraverso il designEssa implica che un progetto si sviluppi testando e sviluppando in maniera partecipata continuamente proprio ciò che si mira a produrre (in questo caso una serie di strumenti sociali, visivi e spaziali, incluso il laboratorio di ricerca comunitario). Ricerca sensibile alle questioni di genereQuesta ricerca adotta un approccio sensibile alle questioni di genere, il che significa che il genere come variabile viene preso in considerazione durante l’intero ciclo della ricerca: dalla formulazione delle domande di ricerca alla scelta dei metodi di ricerca, dalla selezione dei partecipanti, alla scelta delle tempistiche del progetto. Ciò è estremamente rilevante in un contesto in cui le voci non maschili, nonostante il loro elevato potenziale di innovazione per lo sviluppo regionale, vengono regolarmente escluse. *Vedi per esempio: J.K. Gibson-Graham and Ethan Miller, “Economy as Ecological Livelihood,” in Manifesto for Living in the Anthropocene, ed. Katherine Gibson, Deborah Bird Rose, and Ruth Fincher (New York: Punctum Books, 2015), 7–16.PrintFriendly